Frammenti del tempo - 1996

• Le amiche - 1992

  
  C'è un gruppo di quadri dipinti da Salvatore Ciaurro tra il '94 e il '95 ai quali credo che si debba riconoscere una particolare importanza. Essi, infatti, possono fornire la giusta chiave d'interpretazione dell'attuale fase di profondo rinnovamento della pittura di Ciaurro. Dal loro nucleo tematico - e persino dalla successione dei titoli - derivano alcuni suggerimenti che aiutano a comprendere il senso dell'esperienza compiuta dall'artista napoletano negli ultimi anni e tuttora in pieno svolgimento.

• Piazza napoletana - 1993

  
  Il riferimento autobiografico e memoriale presente in queste opere non è certo per se stesso cosa rara. Ma va sottolineato il fatto che Ciaurro, pur essendo pittore di decisa estrazione figurativa, è uscito decisamente fuori dagli schemi che identificano il tema autobiografico con la rappresentazione della persona dell'artista e di episodi e situazioni di cui egli è stato protagonista.

• Interno di studio - 1995

  
  Esso, ad esempio, si coglie molto meno in opere come "Autoritratto", "Pittore e modella" e "Interno di studio". Qui la pittura, rinunciando alla corposa evidenza delle cose reali ha saputo acquistare una sua delicata aura evocativa che la trattiene misteriosamente sospesa sulla soglia del presente, ma ancora custodisce l'illusione d'una rappresentazione in presa diretta, per così dire, l'illusione cioè di una pittura capace di sorprendere un momento di vita e di consegnarlo alla dimensione dell'arte senza alterarlo nella sua configurazione fenomenica.

• Memorie degli anni 50 - 1992

  
  Altrove la provenienza memoriale si avverte in una sorta di liquido ed intermittente affioramento dell'immagine. Il gioco delle velature e delle trasparenze dà a questa un andamento nuthiante, con risultati che direi particolamiente suggestivi in quella specie di foto di gruppo, intitolata significativamente "Memorie degli anni '50", dove una figura d'uomo anziano - il padre? il maestro? - attorniato da ragazzi in. grembiule, sembra prendere fomia e svanire nel respiro dei ricordi.

• Giovani attori - 1995

  
  Questi caratteri, del resto, si ritrovano anche in altri dipinti, eseguiti tra il '92 e il'95, che propongono scene di musici e di attori nell'atmosfera d'una Arcadia un po' malinconica, ma resa credibile dalla caduta di ogni pretesa di confondersi con la percezione della realtà, dalla sensazione appunto di irrealtà, di sognante e insieme consapevole rievocazione, nella quale i volumi dei corpi sono tradotti in lievi, impalpabili dissolvenze cromatiche o appaiono consumati dalle abrasioni e lacerati dagli strappi della materia pittorica.

• Frammento di autoritratto - 1995

  
  Ma il gnippo dei quadri cui mi riferivo all'inizio è costituito soprattutto da "Autoritratto in blu", "Frammento di autoritratto" e "Memorie". Qui Ciaurro procede con grande libertà e, attraverso un montaggio di sensazioni e di frammenti visivi, costtuisce il dipinto senza tentare di riprodurre i nessi spaziali con cui la realtà sembra normalmente presentarsi ai nostri occhi.

• Il pittore e le modelle - 1995

  
  Egli spezza l'impianto naturalistico della composizione e vi introduce valori di scansione ritmica che le imprimono uno scatto verticale, con un rapido scorrimento in cui, accanto a tracce fugaci e appena riconoscibili di paesaggi e di ambienti, affiorano altri elementi iconici, come il volto dell'artista, ripetuto e variato con un'insistenza quasi ossessiva.

• Frammenti di autoritratto in bléu - 1994

  
  Questi caratteri si leggono già chiaramente nell"'Autoritratto in blu" del '94 e si caricano di una piu accentuata energia dinamica e di qualche piu intensa notazione timbrica in "Memorie" dell'anno successivo. Al contrario, in "Frammento di autoritratto", anch'esso del '95, si stemperano in delicate trasparenze cromatiche, assumendo innessioni espressive di piu dolce lirismo.

• Frammenti di guerra - 1995

  
  Questo momento centrale della recente ricerca pittorica di Ciaurro, che si è lasciato alle spalle percorsi decisamente diversi, fa pensare da una parte all'esperienza di quella scrittura del Novecento che ha saputo piegarsi a cogliere il flusso della coscienza e dall'altra - e, s'intende, in modo molto piu diretto - alle tendenze della cosiddetta avanguardia storica che hanno introdotto nella struttura del linguaggio pittorico la dimensione temporale.