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Yerma
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Yerma
Questo ciclo di opere di Salvatore Ciaurro ci riporta pienamente nel mondo culturale spagnolo, sia sotto il profilo iconografico e sia folklorico. Per queste motivazioni l'artista ha scelto una tragedia di Garcia Lorca: Yerma che, della trilogia Nozze di Sangue (1933),La casa di Bernarda Alba (1936), è quella che maggiormente esprime il disagio problematico sulla fertilità. Yerma è il simbolo della fallita maternità: una figura di donna che racchiude in se il dramma dell'attesa, che si conclude nell'uccisione del marito, identificato nel bambino tanto desiderato, ma che non ha potuto procreare.Ispirandosi a questa particolare tragedia, non tanto per l'interpretazione del testo di Lorca, quanto per l'immedesimare dei suoi personaggi con una possibile coreografia di Ricardo Nunez (uno dei piu grandi coreografi a livello mondiale) Ciaurro impagina il suo personaggio pittorico,quasi protagonista, in scene di grande interesse e di grande effetto scenografico. Infatti nella prima opera, in una sorta di insieme, quasi bozzetto globale, della coreografia immaginata attraverso gli occhi del grande coreografo Nunez, si avverte la fisicità della realtà drammatica che si andrà asvolgere nelle scene delle singole opere. |
Olio su cartone, cm. 73 x 103 |
La forbice della danzatrice...
La forbice della danzatrice in primo piano imprime alla veste l'andamento di un panneggio. Nel vortice del ballo è impegnata, con esemplare leggerezza, tutta la figura. Solo il volto di Yerma è fermo e carico di angoscia. Sullo sfondo due incerte figure, forse del tutto estranee al dramma, che ci riportano a un gusto compositivo già caro a Goya. |
Olio su tavola, cm. 70 x 100 |
Una coreografia fresca e...
Una coreografia fresca e festosa. Le gonne che si aprono a ventaglio, palpitanti come vele, lasciano avvertire I'anatomia dei corpi. E qui è il corpo impegnato nel ritmo della danza a costituire I'anima del dipinto. I volti sono infatti appena accennati e quasi si perdono sul fondo. Il colore e la luce che da esso sprigiona animano la scena, che è tra le poche a sotrarsi al clima del dramma per aprirsi pienamente alla gioia di vivere. |
Olio su tavola, cm. 70 x 90 |
Il dramma si allarga...
Il dramma si allarga. La scena ha un respiro corale. Ognuna reagisce a suo modo. Chi si allontana, chi respinge con la mano ogni forma di coinvolgimento. In primo piano, due figure prone, come schiacciate dalla vicenda. La composizione ha quasi un impianto a piramide e richiama l'iconografia degli antichi teleri napoletani. È il colore - al di là di qualunque rifenmento - la carta vincente di questo dipinto. |
Olio su tavola, cm. 100 x 80 |
Figure bloccate e grevi...
Figure bloccate e grevi. Immagini immobili e passive dinanzi all'approccio dei danzatori. Un invito? Una tentazione? C'è un che di ambiguo in questo dipinto che ne accresce la suggestione. Incombe qualcosa, e ad anticiparla c'è il taglio e la colorazione delle pareti, le silhouettes sul muro, i lunghi mantelli in cui sono avvolte le donne. |
Olio su tavola, cm. 120 x 100 |
Un compiuto esempio di...
Un compiuto esempio di come si possa armonizzare la disposizione di ben sette figure, ognuna con un suo niolo, eppure tutte fuse e come raccolte sotto il manto di Yerma, aperto a pipistrello. Assai efficaci le tre donne di spalle in primo piano, affidate quasi esclusivamente alla felice rappresentazione delle vesti. |
Olio su tavola, cm. 120 x 90 |
Retroscena
Una galleria di figure. Raccolte a coppie sul fondo, si avviano a uscire di scena, come indifferenti alla vicenda. La ignorano, o sono a loro modo partecipi del dramma? In primo piano tre donne, al centro Yerma. Un passo di danza appena accennato. Volti smarriti che sanno di gesso, al pari delle vesti scolorite. |
Olio su tavola, cm. 90 x 110 |
Una coppia nel vortice della danza
Una coppia nel vortice della danza. La fusione dei corpi è totale. La presenza dell'uomo è del tutto mortificata dal primo piano a braccia aperte e gamba in aria di Yerma. Ancora un primo piano di ampie vesti che si accavallano imprimendo unn ulteriore movimento alla scena. Circola nel quadro una scoperta vena sensuale, che trasforma la danza in un incontro mezza strada fra la tentazione e l'amplesso. |
Olio su tavola, cm. 70 x 100 |
Ancora il tema della danza...
Ancora il tema della danza. Questa volta meno frenetica ed eccitante. Le due figure, come sospese, si muovono con particolare leggiadria rispetto all'incerto atteggiarsi delle altre due presenze, in secondo piano. Anche qui, sul fondo, un'ambigua immagine ispirata al repertorio del Goya piu nero. strada fra la tentazione e l'amplesso. |
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