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Fiori del male - 2001
Testo: DANIELA CAPPADONIA
Un'eco luminosa dal "drapeau noir di BaudelairePallida beltà amo dei tuoi sopraccigli, l'arco calante, Donde sembran calare le tenebre, I tuoi occhi, nerissimi, richiamano alla mia mente Pensieri che son per nullafunebri. I tuoi occhi con i tuoi neri capelli s'accordano; La tua criniera elastica, E i tuoi occhi, languidamente, mi dicono: "Amante della musa plastica, Se vuoi seguire la speranza che abbiam riaccesa in te, E ogni gusto che pratichi, Potrai constatare tutta la nostra sincerità Dall'ombelico alle natiche..." Charles Baudelaire
Nudo di donnada uno sfondo di tasselli delicatamente colorati irrompono le forme di un poderoso corpo femminile. L'atteggiamento è voluttuoso, la schiena si inarca dolcemente senza destare la violenza di uno scatto eccessivamente disinibito, un drappeggio floreale in movimento lascia solo intuire particolari seducenti. Un dettaglio del seno si staglia come vetta di una montagna seguendo una linea immaginaria che giunge alle labbra dischiuse verso un languore che vagamente assomiglia al piacere, un sommesso invito a intraprendere un viaggio attraverso la plasticità delle forme. Di Baudelaire è rimasto un incanto che è maturato, ha sedimentato nei tocchi coloristici di Ciaurro per divenire donna, aroma, sguardo, densità e corpo.
Lontano dalla morbosità del poetail nostro artista percepisce dai versi un'ispirazione che si concreta in pura linea figurativa, allontana la demonizzazione baudeleriana dello spirito e della
fisicità femminile per consegnarceli rinnovati nelle sue personalissime creazioni. Forse questi brevi bozzetti potranno apparire oscuri al lettore che non abbia mai "centellinato" le strofe ebbre del Poeta, forse qualcuno dissentirà dai segni che ho ricercato sulle tele di Ciaurro.
Ma è un'eco. Questo fenomeno naturale ci rimanda indietro una risposta modificata, tenue, del suono emesso, una risposta che col tempo diventa più labile, che lascia spazio solo al vago ricordo della parola che è stata pronunciata. Allo stesso modo quest'ultima produzione di Salvatore Ciaurro coglie dalla poetica dei Fiori del male quello spiraglio luminoso che il poeta aveva abilmente celato dietro le drapeau noir della sua angoscia.
SensualitàL'anatomia baudeleriana de Les Fleurs du Mal è un delizioso richiamo per un cultore della figura femminile quale è Salvatore Ciaurro, una tentazione insopprimibile per chi conosce e rappresenta mirabilmente certi languoli dello sguardo, certi abbandoni dei sensi, certe pose delicate e nel contempo inclini a mollezze di sapore esotico.E' interessante osservare le modalità con cui Ciaurro, attraverso un'interpretazione singolare, acquisisca i versi di Baudelaire con immagini che sulla tela si impongono come soggetti originali e vibranti, ricchi di musicalità, romanticismo e trasgressione.
La ninfa dei fiori"Distillato negli alambicchi o nascosto in un fiore straniero, in una pelliccia di gatto, in una capigliatura femminile, il profumo sembra contenere, piu di ogni altro magnetismo, una virtù unificatrice, capace di favorire, in grembo alla propria nuvola, la circolazione e lo scambio delle meno accessibili energie della natura. E' attraverso il profumo che s'invera più frequentemente l'esperienza delle "corrispondenze", quella che c'introduce per viaggi e irraggiamenti oscuri nel tortuoso percorso dei sensi... "Le donne di Ciaurro, queste muse dagli occhi vaghi alla ricerca di orizzonti invisibili per lo spettatore, viaggiano sui versi del poeta con leggiadria, avvolte da una danza di colori che esplodono sulla tela come bouquet primaverili, fragranze femminili che seducono lo sguardo.
Amorosi sensidella pittura di Ciaurro è proprio questa interazione naturale tra i soggetti e i fruitori: le sue donne invocano, attraverso parole immaginarie, la rivelazione della loro anima, utilizzando giochi di "corrispondenze" che rinviano a significati più profondi del semplice segno figurativo.Avrei voluto vivere accanto a una fanciulla gigante,Come ai piedi d'una regina un gatto voluttuoso.Vedere il suo corpo insieme alla sua anima fiorireE liberamente crescere in giochi singolari;Dalle umide nebbie fluttuanti negli occhi capireSe il suo cuore covi una fiamma oscura;Percourere a non finire le sue splendide forme,Scalare la china d'un suo ginocchio enorme,E talvolta d'estate, quando soli malsani,La fanno, stanca, giacere attraverso la campagna,Addormentarmi mollemente all'ombra dei suoi seni,Come un quieto villaggio a piè d'una montagna.
Una donna velata(Dolce come la luna...)ci guarda: arcane, le sue malie scandiscono i battiti dei sensi. Un vago sapore libera trascina la memoria verso un passato che non conoscemmo se non per immagini. Ma sulla tela, vaga come intorno a un incensiere, questa figura femminile seduce lo spettatore attraverso il mistero: un velo, oggetto-simbolo della realtà trasfigurata in contorni impalpabili, conferisce al viso della donna una supremazia rispetto all'elaborata rappresentazione del suo vestito. Uno sguardo dolce come la luna diventa protagonista della tela con un potere seduttivo generato dal velo che ne ne attenua la concentrazione. Dunque velo e sguardo dominatori, insieme creatori di una passione ancora in fieri, una passione che necessita di un altro sguardo, quello dello spettatore, per inverarsi.
Abbandono ( Fanciulle in fiore)Abbandonate a pensieri leggeri, stanno aspettando qualcosa. I loro corpi così vicini ecprimono una solidarietà mentale verso desideri comuni, i capelli si toccano, le mani ravvicinate si sfiorano suscitando una delicata ma sensuale complicita. Gli occhi volgono...verso l'orizzonte dei mari...In misteriose e arcane poseSi atteggia la tua testa.Il profumo sulla tua carne odorosaVaga come intorno a un incensiere;Tu incanti come le sere,Ninfa calda e tenebrosa...
Salvatore Ciaurro "La chioma" di BaudelaireO chioma che come un'onda scendi sulla scollatura! O riccioli! Oprofumo denso di languore! Estasi!Basta leggere questo brevissimo stralcio da "La chioma" di Baudelaire per comprendere come il mondo visivo di Ciaurro sia fortemente impregnato - è proprio il caso di dirlo - dalle suggestioni aromatiche del poeta. Osservare una tela di Ciaurro vuol dire partecipare a questa sinestesia tra colori e profumi...Sdraiate sulla sabbia, come una mandria pensosa,Volgono gli occhi verso l'orizzonte dei mari,E i piedi che si cercano, le mani ravvicinateHanno dolci languori e brividi amari...
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